Fotografia a cura di Francesco Arena __________________________________________
Il progetto ha riguardato il recupero e ristrutturazione di un complesso di edifici distinti fra loro per caratteristiche tipologiche storiche e funzionali, situati lungo un terrazzamento panoramico naturale affacciato sulla pianura a nord di Bassano del Grappa.
Il complesso si compone di un primo edificio, parte di un nucleo storico, che è stato mantenuto integrato con i manufatti adiacenti ma ripulito dalle superfetazioni e riportato all’unità formale originaria; un secondo edificio realizzato negli anni settanta posto a sud rispetto il primo, suddiviso in due unità immobiliari delle quali la porzione nord è stata interessata da lavori di adeguamento; un terzo manufatto di collegamento tra i due corpi principali destinato in origine a deposito e che adesso funziona da collegamento orizzontale e verticale tra i piani dei fabbricati.
La collocazione del piano interrato sfrutta il sedime della zona di accesso e parcheggio posta ad est dei fabbricati, senza interferire con il giardino ad ovest. Una parte dello spazio interrato è occupata da un’autorimessa capace di ospitare diverse autovetture, mentre la restante si completa con locali tecnici per gli impianti e di deposito, lavanderia, cantina ed un’area adibita esclusivamente a zona benessere. L’aria e la luce penetrano ai locali interrati da est mediante ampi pozzi luce aventi forature regolari sul piano del giardino di ingresso e da ovest con la piegatura verso il basso del terreno.
Questa serie di piani gradonati, piantumati con piccoli arbusti da fiore ed elementi rocciosi, configura un giardino ipogeo che permette un accesso diretto al giardino dalla zona benessere.
L’area di pertinenza esterna a sud dell’edificio storico prevede un cortile sul quale insistono a terra le griglie in ferro dei pozzi luce, limitato sui tre lati da edifici e nobilitato da una aiuola centrale con un arbusto decorativo ad alto fusto.
Il nuovo corpo di connessione dei due edifici, con un elemento completamente vetrato nel tratto di appoggio all’edificio storico che crea uno stacco materico e visuale, assume una percezione libera e autonoma. Il distacco tra i due fabbricati diventa occasione di recupero della superficie di pertinenza esterna, proponendo un pergolato verso l’area a prato.
L’edificio posto a sud è composto da due piani fuori terra organizzati secondo un blocco a piani e una porzione solo al piano terra addossata al volume principale verso ovest. L’ingresso posto ad est si conforma come una piega della muratura che si apre verso l’esterno ad accogliere l’ospite. La connotazione di questo edificio è contemporanea e in equilibrio con la necessità di integrare le due unità del fabbricato, delle quali una è stata interessata esclusivamente da lavori di adeguamento energetico e impiantistico lasciando invariate le volumetrie.
Il tratto di copertura piana verso ovest ha consentito l’apertura di ampie vetrate panoramiche e la realizzazione di un giardino pensile al piano primo.
Le funzioni dell’unità abitativa complessiva si organizzano: al piano terra dell’edificio storico, su due piani sfalsati, uno studio, una sala audio/video e due camere di servizio; al piano primo le camere da letto con bagno e uno spazio per attività di gioco e biblioteca. Si è evitata la realizzazione di un vano scala, sfruttando il collegamento baricentrico fra i due edifici.
Il piano terra dell’edificio a sud ospita la zona giorno con ingresso, servizio igienico, cucina e soggiorno mentre il piano primo la zona notte padronale.
Si sono volute sostituire le stanze delimitate da pareti con l’idea di gusci aperti verso il paesaggio, attraverso una progettazione basata su direttrici principali e assi visuali che determinano percorsi di distribuzione per i vari ambiti funzionali. L’arredo interno è stato concepito in continuità con la struttura, seguendo una visione unitaria dello spazio e non come un contenitore di oggetti.
Per la finitura superficiale delle murature del manufatto storico è stato usato l’intonaco a cocciopesto con scialbatura successiva a latte di calce, contribuendo ad una sua definizione peculiare.
I davanzali sono in pietra e i serramenti in legno, le cornici riprendono la partitura interna degli arcarecci e tavelle in legno mentre il tetto areato riprende la finitura del manto in coppi vecchi preesistente; le grondaie perimetrali non sono state necessarie in quanto lo smaltimento dell’acqua piovana avviene attraverso un canale contenuto nel muro, riportando così l’edificio alla sua percezione originaria.
L’edificio a sud ha la finitura delle pareti in marmorino; i serramenti delle finestre sono in legno mentre le vetrate dell’elemento di collegamento sono in acciaio, con una schermatura solare in lamelle. La copertura è in rame, progettata per l’inserimento complanare di pannelli fotovoltaici, lasciando esclusivamente la falda orientata a est in manto di coppi.
Fotografia a cura di Francesco Arena __________________________________________
Il progetto ha riguardato il recupero e ristrutturazione di un complesso di edifici distinti fra loro per caratteristiche tipologiche storiche e funzionali, situati lungo un terrazzamento panoramico naturale affacciato sulla pianura a nord di Bassano del Grappa.
Il complesso si compone di un primo edificio, parte di un nucleo storico, che è stato mantenuto integrato con i manufatti adiacenti ma ripulito dalle superfetazioni e riportato all’unità formale originaria; un secondo edificio realizzato negli anni settanta posto a sud rispetto il primo, suddiviso in due unità immobiliari delle quali la porzione nord è stata interessata da lavori di adeguamento; un terzo manufatto di collegamento tra i due corpi principali destinato in origine a deposito e che adesso funziona da collegamento orizzontale e verticale tra i piani dei fabbricati.
La collocazione del piano interrato sfrutta il sedime della zona di accesso e parcheggio posta ad est dei fabbricati, senza interferire con il giardino ad ovest. Una parte dello spazio interrato è occupata da un’autorimessa capace di ospitare diverse autovetture, mentre la restante si completa con locali tecnici per gli impianti e di deposito, lavanderia, cantina ed un’area adibita esclusivamente a zona benessere. L’aria e la luce penetrano ai locali interrati da est mediante ampi pozzi luce aventi forature regolari sul piano del giardino di ingresso e da ovest con la piegatura verso il basso del terreno.
Questa serie di piani gradonati, piantumati con piccoli arbusti da fiore ed elementi rocciosi, configura un giardino ipogeo che permette un accesso diretto al giardino dalla zona benessere.
L’area di pertinenza esterna a sud dell’edificio storico prevede un cortile sul quale insistono a terra le griglie in ferro dei pozzi luce, limitato sui tre lati da edifici e nobilitato da una aiuola centrale con un arbusto decorativo ad alto fusto.
Il nuovo corpo di connessione dei due edifici, con un elemento completamente vetrato nel tratto di appoggio all’edificio storico che crea uno stacco materico e visuale, assume una percezione libera e autonoma. Il distacco tra i due fabbricati diventa occasione di recupero della superficie di pertinenza esterna, proponendo un pergolato verso l’area a prato.
L’edificio posto a sud è composto da due piani fuori terra organizzati secondo un blocco a piani e una porzione solo al piano terra addossata al volume principale verso ovest. L’ingresso posto ad est si conforma come una piega della muratura che si apre verso l’esterno ad accogliere l’ospite. La connotazione di questo edificio è contemporanea e in equilibrio con la necessità di integrare le due unità del fabbricato, delle quali una è stata interessata esclusivamente da lavori di adeguamento energetico e impiantistico lasciando invariate le volumetrie.
Il tratto di copertura piana verso ovest ha consentito l’apertura di ampie vetrate panoramiche e la realizzazione di un giardino pensile al piano primo.
Le funzioni dell’unità abitativa complessiva si organizzano: al piano terra dell’edificio storico, su due piani sfalsati, uno studio, una sala audio/video e due camere di servizio; al piano primo le camere da letto con bagno e uno spazio per attività di gioco e biblioteca. Si è evitata la realizzazione di un vano scala, sfruttando il collegamento baricentrico fra i due edifici.
Il piano terra dell’edificio a sud ospita la zona giorno con ingresso, servizio igienico, cucina e soggiorno mentre il piano primo la zona notte padronale.
Si sono volute sostituire le stanze delimitate da pareti con l’idea di gusci aperti verso il paesaggio, attraverso una progettazione basata su direttrici principali e assi visuali che determinano percorsi di distribuzione per i vari ambiti funzionali. L’arredo interno è stato concepito in continuità con la struttura, seguendo una visione unitaria dello spazio e non come un contenitore di oggetti.
Per la finitura superficiale delle murature del manufatto storico è stato usato l’intonaco a cocciopesto con scialbatura successiva a latte di calce, contribuendo ad una sua definizione peculiare.
I davanzali sono in pietra e i serramenti in legno, le cornici riprendono la partitura interna degli arcarecci e tavelle in legno mentre il tetto areato riprende la finitura del manto in coppi vecchi preesistente; le grondaie perimetrali non sono state necessarie in quanto lo smaltimento dell’acqua piovana avviene attraverso un canale contenuto nel muro, riportando così l’edificio alla sua percezione originaria.
L’edificio a sud ha la finitura delle pareti in marmorino; i serramenti delle finestre sono in legno mentre le vetrate dell’elemento di collegamento sono in acciaio, con una schermatura solare in lamelle. La copertura è in rame, progettata per l’inserimento complanare di pannelli fotovoltaici, lasciando esclusivamente la falda orientata a est in manto di coppi.